sabato 9 novembre 2013

Sogno e umorismo

Sogno, umorismo e gestualità. Sono tre elementi indispensabili senza i quali non sarà possibile realizzare una compiuta intelligenza artificiale. Sto leggendo il libro di Kurzweil la singolarità è vicina. Ha ragione su molte cose. Lui prevede che l'aumento delle capacità di calcolo dei computer consentirà di raggiungere la massa critica necessaria a eguagliare le capacità del cervello umano. Il punto è che la capacità di calcolo non è sufficiente. Occorre capire alcuni meccanismi che presiedono al funzionamento del cervello e hanno a che hanno a che fare con la natura stessa dell'intelligenza. Se il riconoscimento vocale appare ormai a portata di mano, così come l'esecuzione di compiti via via più complessi, siamo ancora molto lontani dalla creatività. La chiave per capire l'origine di questo fenomeno potrebbe essere proprio nel sogno e nell'umorismo, due fenomeni il cui ruolo nel funzionamento complessivo del cervello non è ancora affatto chiaro. Occorre inoltre indagare con più attenzione il rapporto tra il linguaggio, il cervello e la mano, integrando nei progetti di intelligenza artificiale anche l'esame della gestualità della mano robotica e il suo rapporto con l'apprendimento del linguaggio.