giovedì 7 giugno 2012

Memoria per associazioni? Per una fuga rapida

Il motivo per cui la memoria funziona per associazioni, partendo dai sensi, probabilmente ha un'origine oltre che evolutiva anche funzionale. E' fondamentale per un animale che si trova davanti a un predatore riconoscerlo immediatamente. Perciò il cervello deve funzionare in modo da richiamare subito alla memoria le caratteristiche della figura che ci si trova davanti. Per fare questo occorre un meccanismo diretto. Se la memoria avesse funzionato come la griglia di un hard disk, in cui per accedere alle informazioni occorre fare una scansione, dell'indice delle informazioni, l'accesso sarebbe stato decisamente più lento. Tutte le funzioni primarie, l'alimentazione, l'accoppiamento, la gestione dei rapporti sociali, esigono un accesso alla memoria molto rapido. Tutte le cose la cui presenza non è immediata naturalmente sono meno urgenti e consentono un pensiero più lento e speculativo. Per questo motivo la memoria è associata in primo luogo ai sensi e in questo modo alla realtà immediata. Le cose non immediatamente presenti, come il ricordo di un fatto avvenuto in passato in un posto lontanto, possono essere richiamate con meno urgenza ed essere oggetto di un pensiero più articolato nel richiamo.

Probabilmente poi c'è anche un motivo evolutivo, legato al fatto che una griglia di informazioni va progettata, è difficile immaginarne una evoluzione da qualcosa di primitivo a qualcosa di più evoluto senza un intervento esterno di progettazione.

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